Ercolino, un trenino senza sportelli
Avevamo parcheggiato l’auto a noleggio in un’ampia area brulla, con un po’ di timore perché se ne dicono e se ne sentono di cotte e di crude e l’idea di dover render conto a terzi per eventuali danni preoccupava parecchio mio marito, ma io ero in vacanza, ero in vacanza e non avevo alcuna intenzione di stressarmi per parcheggi, varie ed eventuali. I bambini urlavano eccitatissimi ed io non capivo il perché tutta questa esultanza.
“ Ercolino! Ercolino!” gridavano.
A quanto pareva, i bambini di una coppia che aveva lasciato l’albergo il giorno prima, avevano loro narrato di questo Ercolino, un trenino senza sportelli che accompagna i bagnanti dall’area di parcheggio alle calette.
Cercavo di catalizzare l’attenzione di mio marito sull’amatissimo Ercolino unendomi alle manifestazioni di gioia dei miei figli. Una volta saliti sul trenino percorremmo lentamente dei sentieri, mio marito continuava a guardare verso l’auto, gli mancava solo la lacrimuccia sulle ciglia, ma appena siamo scesi da quel mezzo pittoresco e ci siamo trovati su questa distesa di sabbia bianca e luccicante, bagnata dal mare turchese, anche mio marito ha immerso lo sguardo prima e tutto il resto poi, tra quelle acque meravigliose e fresche, dimenticandosi completamente dell’auto fino all’ora del rientro. Comunque a fine giornata l’auto era lì, bollente come una sauna finlandese, ma intatta!